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Getting to Know: Mattia Michelotto

23 Maggio 2024

Centottantacinque centimetri e tanta grinta. Dici Mattia Michelotto e pensi a questo ragazzo alto, slanciato e sempre sorridente, che è approdato giovanissimo nel mondo delle GT. Ventuno anni "meno due e mezzo", ricorda lui, per definire il momento esatto in cui è scoccata la passione per le corse. Il padovano è salito giovanissimo sui kart. E con i kart ha disputato la sua prima gara all'età di cinque anni e l'ultima quando ne aveva 16, alle finali del Mondiale FIA KF1 sulla pista svedese di Kristianstad.

"Ho cominciato a girare in tondo nel parcheggio vicino casa. Poi sono cresciuto e ai miei ricordi di bambino sono subentrati quelli di un ragazzo che faceva a gomitate per ritagliarsi un posto al sole - racconta Michelotto - Dai kart sono passato subito alla Lamborghini, vincendo la mia classe nella Cup del Campionato Italiano Gran Turismo con il team Antonelli, nel 2019".

Due anni dopo, il padovano ha fatto il suo debutto nel Lamborghini Super Trofeo Europa con la squadra di Vincenzo Sospiri, entrando nello Youngster Program della Casa di Sant'Agata Bolognese. "Ricordo che fu il mio manager Nicola Gaglian a presentarmi Vincenzo. Andammo a trovarlo nella sede di Forlì. Una delle prime cose che fece, fu mostrarmi le coppe vinte nella sua carriera di pilota. Poi si passò a parlare di cose serie. Alla fine si convenne che sarebbe stato opportuno organizzare un test a Vallelunga, da svolgere nel mese di febbraio, perché Sospiri voleva capire quale fossero le mie reali capacità. In quel test andai abbastanza bene e assieme decidemmo di correre quell'anno nella Pro. Come compagno ebbi Michael Dörrbecker. Fu una stagione tutta in crescendo, conclusa con il successo conquistato nelle World Finals di Misano, ma assieme a Karol Basz. Quella di Misano è stata la vittoria più bella in assoluto. Quel week-end arrivai in pista e Vincenzo mi disse testualmente 'adesso non si gioca più, dobbiamo vincere'. E così è stato".

L'anno seguente, sempre con VSR, il pilota veneto ha fatto il proprio esordio con la Lamborghini Huracán GT3 EVO nell'Italiano Gran Turismo, rimanendo fino all'ultimo in gioco per il titolo, che alla fine sfumò per un soffio. Nel 2023 altro compagno e ancora una stagione con il team di Vincenzo Sospiri, per affrontare un doppio programma, diviso tra il Lamborghini Super Trofeo Europa e l'Italiano GT Sprint. Una vittoria al Mugello e ancora due secondi ed un terzo posto non sono stati sufficienti a consegnargli tuttavia il titolo tricolore, chiudendo secondo in campionato. Discorso simile nel monomarca continentale, in cui assieme a Gilles Stadsbader ha conquistato cinque successi e si è laureato vicecampione.

"La stagione 2023 è stata ricca di successi. Ma alla fine perdere entrambi i titoli all'ultima gara ha rappresentato per me una grande delusione. Arrivare secondo non mi è mai piaciuto - spiega Michelotto - Anche se tutto ciò mi è servito a mantenere sempre molto alte le mie motivazioni".

Il 2024 vede il padovano nuovamente in pista con la Lamborghini del team VSR nel Campionato Italiano Gran Turismo Sprint, che ha inaugurato con la vittoria ottenuta a Misano sempre assieme a Stadsbader. Dall'altro lato Michelotto ha rinnovato il proprio impegno nel Lamborghini Super Trofeo Europa.

"Con Sospiri in questi anni si è creato un rapporto di fiducia e reciproca stima. Quando si parla di gare, lui è molto serio. Ti dice sempre le cose come stanno e come devono essere - racconta Michelotto - Però è anche un grande amico. La sera dei week-end di gara andiamo a cena insieme. Si comincia discutendo di tante cose, ma poi si finisce a parlare di auto, centraline, scarichi... È la nostra passione".

A conti fatti, Michelotto ha la patente da pochi anni. "La mia prima vettura di ogni giorno è stata una Audi A1 diesel. Ho anche guidato alcune Lambo in versione stradale, ma sempre in pista. Come è successo a Spa, quando ho avuto l'opportunità di completare alcuni giri con la Huracán STO. Adoro le Lamborghini e sono innamorato del sound del V10 aspirato della Super Trofeo EVO2, che è in generale bellissima da domare, precisa nell'anteriore e molto simile alle GT3".

A seguire Mattia in pista ci sono sempre mamma, papà e la sorellina Irene che ha 17 anni. "Papà ha provato a metterla nei kart - racconta Michelotto, riferendosi proprio alla sorella - Ma lei ha altri interessi".

"La mia curva preferita? Le Acque Minerali di Imola. La pista Imola, ovviamente. La sento molto mia. Il posto dove però mi piace andare quando ci sono le gare è Misano. Ricordo che in occasione di un appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo avevo una pausa di alcune ore e ne ho approfittato per passare un po' di tempo in spiaggia".

Dopo avere portato a termine gli studi di Meccanica, oggi Mattia lavora nell'azienda di suo pare come tornitore. "E lavoro anche tanto - aggiunge Michelotto - Anche se il mio sogno è quello di potere approdare un giorno nel GT World Challenge".

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