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Il 20 luglio 1969 l’uomo atterrava sulla luna. 51 anni dopo, in Automobili Lamborghini torniamo con la mente a quella storica giornata perché anche noi, in un certo senso, abbiamo vissuto questa esperienza. Lo scorso novembre, infatti, i materiali compositi in fibra di carbonio di Sant'Agata Bolognese sono saliti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS - International Space Station) e hanno preso il volo alla volta dello spazio. Lamborghini è il primo produttore automobilistico al mondo ad avere inviato sulla ISS componenti sviluppati e prodotti internamente per finalità scientifiche.
La Casa del Toro collabora con il Houston Methodist Research Institute dall’inizio del 2018, combinando le elevate competenze del centro nel campo della ricerca medica, l’eccellenza degli Advanced Composites di Lamborghini e il comune interesse nel testare i materiali compositi per valutarne la biocompatibilità.
Obiettivo dei test è quello di analizzare la risposta di cinque diversi compositi prodotti da Lamborghini alle sollecitazioni estreme indotte dall’ambiente spaziale, in vista di future applicazioni sia in ambito medico sia nella produzione di auto supersportive. Questa campagna di ricerca è sponsorizzata dal U.S. National Laboratory della ISS e vede la supervisione del Houston Methodist Research Institute.
Automobili Lamborghini possiede il know-how dell'intera “catena composita” dal concept allo sviluppo, dalla produzione sino al repair, attraverso la gestione delle più avanzate tecniche di progettazione, simulazione, utilizzo materiali e l'adozione di numerosi processi produttivi per garantire l'utilizzo della “giusta tecnologia al posto giusto”.
Questo processo porta all’utilizzo massivo di vari tipologie di materiali compositi e, per sua caratteristica, porta alla creazione di scarti di materiale soprattutto dal processo produttivo della monoscocca dell’Aventador le cui quantità ad oggi si attestano attualmente intorno a 24 tonnellate all’anno. Da tre anni Automobili Lamborghini lavora ad un progetto con lo scopo di dare maggiore sostenibilità a questo processo studiando e implementando il miglior processo di riciclo del carbonio con lo scopo di recuperare il materiale riciclabile e lavorarlo per riapplicarlo su nuovi prodotti.
Da novembre 2019 il materiale viene suddiviso per tipologia di fibra e raccolto in specifici sacchi per essere mandati al partner che applica il processo di pirolisi per sciogliere la resina e recuperare le fibre. Queste vengono poi lavorate per realizzare un “tessuto non tessuto” creando così un nuovo prodotto base per nuove applicazioni. Lamborghini sta studiando diverse soluzioni per riapplicare questo prodotto che può essere nuovamente impregnato con varie resine termoplastiche e termoindurenti e processato con varie tecnologie. Alcune applicazioni in fase di studio sono fondi vettura, staffe e supporti, stampi proto. Questo processo di riciclo del carbonio garantisce un ciclo chiuso in cui la fibra non viene solo recuperata ma anche riapplicata sui propri prodotti.
Quando affermiamo che la nostra filosofia è quella di spingerci oltre ogni limite in tutti i campi, parliamo sul serio.