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Lamborghini presenta SC63, il prototipo ibrido da corsa per competere al vertice dell’endurance

13 Luglio 2023

Debutta al Goodwood Festival of Speed il prototipo di categoria LMDh: dal 2024 correrà nel FIA World Endurance Championship e nell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship

Lamborghini Squadra Corse presenta al Goodwood Festival of Speed la SC63, il prototipo ibrido di categoria LMDh, che dal 2024 gareggerà nella classe Hypercar del FIA World Endurance Championship, inclusa la 24 ore di Le Mans, e nella classe GTP dell’IMSA WeatherTech Sports Car Championship Endurance Cup, che comprende classiche come la 24 Ore di Daytona e la 12 Ore di Sebring. Lamborghini ha scelto come partner il team Iron Lynx per schierare le vetture in gara, affidandole a piloti di primo piano, con esperienza in Formula 1 e nei principali campionati endurance. 

Il progetto LMDh rappresenta per Lamborghini l’ingresso a un nuovo
concept di motorsport e si inserisce nella strategia Direzione Cor Tauri presentata nel 2021, il percorso di elettrificazione che sta portando l’azienda a ibridizzare l’intera gamma prodotto entro il 2024, incrementando performance ed emozioni di guida. Grazie alla SC63 questo approccio è stato applicato anche al programma motorsport, che rappresenta un nuovo pilastro del Manifesto Lamborghini: Driving Humans Beyond.

“La SC63 è la vettura da corsa più avanzata mai progettata da Lamborghini e segue la strategia Direzione Cor Tauri definita dalla Casa per l’elettrificazione della gamma” ha dichiarato Stephan Winkelmann, Lamborghini Chairman e CEO. “L’opportunità di competere in alcune delle più importanti corse di durata al mondo con un prototipo ibrido rientra nella nostra visione della mobilità ad alte performance, come dimostrato anche nel prodotto di serie con il lancio della Revuelto. La SC63 rappresenta per la nostra Squadra Corse l’ingresso nei massimi livelli del motorsport e un passo molto importante verso il futuro”.

La SC63 monta un motore 3.8 litri bi-turbo V8 appositamente sviluppato dagli ingegneri Lamborghini per questa vettura. Il motore ha una configurazione “cold V”, ciò significa che i turbo sono montati all'esterno delle due bancate dei cilindri, in modo che siano più facili da raffreddare e da alimentare. Inoltre la configurazione cold V consente di abbassare le masse e il centro di gravità della vettura: questa soluzione, combinata a un bilanciamento e attitudini aerodinamiche specifiche, è stata identificata come la più efficace per ottenere il miglior grip degli pneumatici, la migliore guidabilità e velocità costante sia nel giro singolo sia sulla lunga percorrenza in gara.  

La potenza erogata dal motore termico e dal sistema ibrido, che è standard per le vetture di classe LMDh, è limitata da regolamento a 500kW (680 CV).

La gestione della power unit è affidata al controllo elettronico Bosch. Il regolamento LMDh prevede inoltre che cambio, batteria e motor generator unit (MGU) siano standard, in modo da contenere i costi di sviluppo del prototipo. Gli ingegneri Lamborghini hanno inoltre lavorato per ottimizzare gli elementi imposti dal regolamento, ottenendo massima efficacia e performance. Ad esempio il cambio, elemento in cui ogni costruttore ha libertà di scegliere la rapportatura e il bloccaggio meccanico del differenziale più adeguati alle caratteristiche dei circuiti in cui la vettura correrà. 

“Il motorsport è un banco di prova tanto prezioso quanto impegnativo”. Ha dichiarato Rouven Mohr, Lamborghini Chief Technical Officer. “Il progetto SC63 rappresenta una sfida emozionante sia dal lato tecnico sia da quello umano. Sviluppare il design, le soluzioni aerodinamiche più efficienti e un nuovo motore a combustione pensato specificatamente per le corse, ci ha spinto ad alzare l’asticella sempre più in alto, tenendo sempre a mente che la performance pura è inutile senza l’affidabilità. Ora è giunto il momento di mettere le ruote in pista con l’obiettivo di essere competitivi per la stagione 2024, utilizzando allo stesso tempo il progetto SC63 come opportunità per trasferire tecnologia e conoscenze dal motorsport ai modelli stradali del futuro”.

Lamborghini ha scelto l’azienda francese Ligier come partner di sviluppo e fornitore del telaio in carbonio. In qualità di prima Casa a collaborare con Ligier su una vettura LMDh, Lamborghini ha avuto ampio margine di manovra per sviluppare le soluzioni tecniche più efficaci.  Tra queste c’è il design delle sospensioni anteriori di tipo push rod, montate direttamente sulla monoscocca, per raggiungere una distribuzione delle masse ottimale, il miglior controllo su beccheggio e rollio e al contempo la massima facilità di regolazione. 

La campana, che collega il motore al cambio influisce in modo diretto sulla rigidezza flessionale e torsionale del veicolo, è stata progettata per alloggiare il motore elettrico e le sospensioni che mantengono lo stesso schema cinematico dell’anteriore.

Un altro elemento chiave in fase di sviluppo è stato l’impianto frenante insieme al sistema di raffreddamento di pinze e dischi per ottenere la massima performance e affidabilità nelle gare di endurance che mettono a dura prova i freni, elementi sottoposti a usura e sollecitazioni estreme in condizioni climatiche variabili. Obiettivo primario è stato trovare un efficace compromesso tra leggerezza, rigidezza e durabilità per minimizzare la necessità di sostituzione durante le gare e mantenere allo stesso tempo la massima costanza di rendimento adattandosi ai diversi stili di guida dei piloti. 

La carrozzeria è stata disegnata dal team di aerodinamici Squadra Corse in collaborazione col Centro Stile e presenta inconfondibili elementi stilistici del design contemporaneo Lamborghini, a partire dalle iconiche luci a forma di Y nella parte anteriore e posteriore. 

“Fin dall’inizio, il mio suggerimento al team è stato di creare un’auto funzionale, ma anche di creare una vettura immediatamente riconoscibile come una Lamborghini - ha detto Mitja Borkert, Head of Design presso il Centro Stile Lamborghini -. La caratteristica principale del frontale della vettura sono le luci DRL (Daytime Running Lights) a forma di Y. Le dimensioni dell’abitacolo e le principali caratteristiche della vettura sono regolamentate dalla FIA, ma abbiamo implementato il nostro stile in tutta la macchina. Sulle pance laterali della carrozzeria infatti è possibile vedere un condotto NACA ispirato alla presa d'aria della Countach che convoglia l’aria sul disco freno posteriore. Ad esempio nel disegnare il passaruota posteriore, abbiamo creato un effetto visivo di accelerazione verso la parte anteriore, riprendendo il linguaggio del design della Revuelto”.

Anche la livrea riprende il family feeling delle vetture da corsa Lamborghini, a partire dalla Huracán GT3. La SC63 sfoggia il Verde Mantis, con una striscia Nero Noctis che attraversa longitudinalmente la carrozzeria dal musetto anteriore alla pinna posteriore raccordando cromaticamente il diffusore e l'ala posteriore in carbonio a vista. La livrea è impreziosita dal Tricolore italiano, ed è completata dai loghi di Iron Lynx sulla pinna posteriore e di Roger Dubuis, manifattura svizzera di orologi e partner di lunga data di Automobili Lamborghini. 

Il layout del sistema di raffreddamento dell'auto ha influenzato gran parte delle linee della carrozzeria della vettura. Sono stati installati otto diversi radiatori tra cui due intercooler, un radiatore del cambio, un condensatore per l'aria condizionata, un radiatore per l'Energy Recovery System (ERS), uno per l'Energy Storage System (ESS) e due radiatori per l'acqua. 

Il regolamento prevede inoltre l’utilizzo di una sola configurazione di body kit e le modifiche che i team possono apportare alla regolazione del dispositivo aerodinamico di gara in gara sono limitate. In fase di progettazione si è quindi tenuto conto dello scenario più critico, come temperature ambientali elevate, per gestire l'efficienza termica della vettura su tutti i circuiti americani e del mondiale. 

SC63 è stata progettata per offrire la più ampia ‘finestra operativa’ possibile per consentire l’ottimizzazione delle performance e il grip delle gomme in diverse condizioni meteo e su qualunque tracciato. Prima del debutto in pista il lavoro di sviluppo è stato impostato attraverso un intenso programma di test indoor utilizzando un simulatore dinamico Driver in the Loop (DiL). 

Un importante contributo è arrivato dai piloti ufficiali Lamborghini Mirko Bortolotti e Andrea Caldarelli, affiancati dai nuovi arrivati Romain Grosjean e Daniil Kvyat, che grazie alla recente esperienza acquisita con i sistemi ibridi di Formula 1, sono stati in grado di aiutare gli ingegneri a mettere a punto la vettura e a progettare i comandi al volante per di controllare le funzioni del sistema ibrido in maniera ottimale. 

“Quest’anno non solo ricorre il 60esimo anniversario della nostra Casa, ma anche il decimo anniversario della fondazione di Squadra Corse, il reparto motorsport di Lamborghini,” ha detto Giorgio Sanna, Head of Motorsport di Lamborghini. “Nel corso della scorsa decade abbiamo ottenuto ottimi risultati. Partendo da un foglio bianco abbiamo vinto alcune delle più prestigiose gare di durata nella categoria GT, riservata alle auto derivate dalla serie. Questi successi includono tre vittorie di classe alla 24 ore di Daytona e due vittorie di classe di fila alla 12 ore di Sebring. Ora siamo pronti per affrontare quello che sarà il nostro più grande passo verso il futuro del motorsport, andando a misurarci contro alcune delle Case più prestigiose al mondo”.

Nel 2024 una vettura prenderà parte all’intera stagione del FIA World Endurance Championship, mentre l'altra correrà nelle gare del North American Endurance Championship della serie IMSA. Il team Iron Lynx, scuderia presentata come partner durante le Lamborghini Grand Finals 2022, gestirà le vetture in entrambe le serie: Bortolotti, Caldarelli, Grosjean e Kvyat verranno affiancati da altri due piloti che saranno annunciati nel corso del 2023.

Andrea Piccini, Team Principal e CEO Iron Lynx, commenta: “Vedere nascere la nuova SC63 è stata un'esperienza unica. Essere parte di un progetto così ambizioso ed iniziare questo nuovo capitolo della storia Iron Lynx assieme a Lamborghini ci onora ed emoziona. Sappiamo che sarà la più grande sfida che abbiamo finora affrontato, ma ci siamo preparati a lungo e non vediamo l'ora di portare la SC63 in pista per i primi test”.

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