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Lamborghini SC63 conquista una storica top-10 al debutto alla 24 Ore di Le Mans

16 Giugno 2024

Bortolotti-Kvyat-Mortara sono decimi assoluti con la numero 63, in una gara che vede tagliare il traguardo anche Cairoli-Caldarelli-Grosjean con la numero 19

Un esordio da incorniciare, quello di Lamborghini Squadra Corse, alla 24 Ore di Le Mans in veste ufficiale. La Lamborghini SC63 di classe Hypercar, nella più celebre gara di durata del mondo e valida come appuntamento del FIA World Endurance Championship (WEC), raggiunge la bandiera a scacchi e conquista una storica top-10 assoluta, al termine di una corsa condizionata da un meteo variabile e con il numero record di 23 vetture sullo schieramento di partenza della classe regina.

L’equipaggio della numero 63 del Team Lamborghini Iron Lynx, con Mirko Bortolotti, Daniil Kvyat ed Edoardo Mortara al volante, ha chiuso in decima posizione, con un totale di 309 giri completati. L’affidabilità e la costanza della prestazione, punto di forza del prototipo della Casa di Sant’Agata Bolognese, ha permesso anche alla numero 19 di Matteo Cairoli, Andrea Caldarelli e Romain Grosjean di raggiungere il traguardo finale.

Nella categoria LMGT3, la migliore Lamborghini Huracán GT3 EVO2 è la numero 85 di Iron Dames, la line-up tutta al femminile composta per l’occasione da Sarah Bovy, Rahel Frey e Michelle Gatting che hanno raggiunto il quinto posto al traguardo.

Nessuna pausa in programma per il Team Lamborghini Iron Lynx, che disputerà la prossima settimana (23 giugno) la 6 Ore del Glen, terzo round della Michelin Endurance Cup dell’IMSA SportsCar Championship, a Watkins Glen, negli Stati Uniti d’America, con Cairoli-Caldarelli-Grosjean sulla numero 63.

#63 (Bortolotti, Kvyat e Mortara)
Dopo un test estremamente positivo nelle giornate di sabato e domenica, a inizio settimana la numero 63 è stata costretta a sostituire il telaio, a seguito di alcune problematiche riscontrate sulla vettura. Nonostante questa prima difficoltà, l’equipaggio composto da Bortolotti, Kvyat e Mortara si è concentrato a svolgere diversi long-run con pieno carico di benzina e una simulazione di qualifica nelle prime prove libere. Nelle successive prove cronometrate, il traffico causato dalle LMGT3 ha ostacolato Bortolotti, ciò nonostante i grado di realizzare un tempo di 3’25”973 e di ottenere il 14° posto, venendo poi promosso 13° a seguito della sanzione assegnata alla Toyota numero 7. Dopo le qualifiche, l’attenzione dei piloti si è spostata sulla preparazione delle gara nelle ultime tre sessioni di libere.

#19 (Cairoli, Caldarelli e Grosjean)
A tre mesi dalla 12 Ore di Sebring, la numero 19 è scesa finalmente di nuovo in pista con un nuovo telaio, provato per oltre cento chilometri sul circuito francese di Magny-Cours. Nel corso delle FP1 e delle FP2, la squadra ha cercato di risolvere alcuni inconvenienti tecnici, dopodiché l’equipaggio formato da Cairoli, Caldarelli e Grosjean ha migliorato le proprie prestazioni nelle successive due libere, spiccando nelle FP3 con un 11° posto assoluto. Nelle qualifiche, Caldarelli si è ben comportato a bordo della SC63, facendo registrare un tempo di 3’27”655.

Gara – Hypercar
#63 (Bortolotti, Kvyat e Mortara)
Il compito di prendere parte alla prima storica partenza di Lamborghini alla 24 Ore di Le Mans è spettato a Mortara per quanto riguarda la SC63 numero 63. Lo svizzero ha battagliato fin dalle primissime fasi di gara e l’adozione di una strategia più conservativa gli ha permesso di evitare diversi contatti con le altre vetture. Dopo un’ora e mezza di gara, è stato il turno di Bortolotti di prendere posto sul sedile del prototipo italiano e, nonostante un pesante scroscio di pioggia, è riuscito a raggiungere la sesta posizione assoluta al termine della seconda ora. Kvyat ha preso in mano il volante nel corso della quinta ora, ma poco dopo l’uscita dalla pit-lane, complice gli pneumatici completamente freddi, ha effettuato un testacoda, privo comunque di conseguenze.

Con il sole ormai abbondantemente avviato verso il tramonto, è di nuovo tornato il turno di Mortara di scendere in pista, seguito nella notte dai compagni di squadra Bortolotti e Kvyat. La pioggia è ritornata a investire il circuito francese e ha notevolmente influito sul proseguo della corsa, tanto da chiamare in causa la safety car per ben quattro ore.

Alle prime luci dell’alba, al termine del lungo periodo dietro l’auto di sicurezza, il prototipo numero 63 si trovava stabilmente in top-15, senza aver riscontrato problemi a livello di affidabilità e di meccanica. Con un asfalto che stava progressivamente asciugandosi, il prototipo numero 63 ha iniziato a recuperare terreno sui diretti avversari, tra cui le due Peugeot, e ha guadagnato la decima posizione. Nelle due ore rimanenti, di nuovo su pista bagnata, Kvyat tenuto la situazione perfettamente sotto controllo e ha tagliato la linea del traguardo conquistando una storica top-10 assoluta.

#19 (Cairoli, Caldarelli e Grosjean)
Forte dei miglioramenti intravisti nelle prove libere, la SC63 numero 19 ha approcciato una strategia leggermente più aggressiva nel corso dei primi giri con Caldarelli. L’italiano e, successivamente, il compagno di squadra Grosjean sono riusciti a scalare notevolmente la classifica nelle prime due ore di gara, fino a raggiungere la quinta posizione. Il francese, in particolare, ha ben gestito la pioggia, dopodiché ha passato il testimone a Cairoli; quest’ultimo, tuttavia, ha perso il controllo della vettura nel suo primo giro lanciato a causa degli pneumatici non ancora in temperatura, ma non sono stati registrati particolari danni.

Nel corso delle ore notturne, Caldarelli, Grosjean e Cairoli hanno completato regolarmente i loro stint.  Grazie al lavoro dei tre Factory Driver, la numero 19 ha sempre occupato stabilmente un posto in top-15, anche nelle quattro ore in regime di safety car per il forte diluvio sul tracciato di Le Mans.

A partire dalla mattina, la situazione in classifica vedeva l’equipaggio Cairoli-Caldarelli-Grosjean si è ritrovato in lotta, insieme all’altra line-up composta da Bortolotti-Kvyat-Mortara, con le due Peugeot per la decima posizione. Ancora una volta, però, la pioggia ha rimescolato le carte in tavola e il Team Lamborghini Iron Lynx ha risposto prontamente al cambio di condizioni meteo richiamando la vettura ai box per il cambio gomme. Sul bagnato, Caldarelli si è conteso l’11° posto con le due Peugeot fino alla bandiera a scacchi.

Prove libere e qualifiche – LMGT3
Sulla scia delle performance incoraggianti raccolte nel weekend di Spa-Francorchamps, sia la Iron Lynx numero 60 sia la Iron Dams numero 85 sono arrivate a Le Mans con alte aspettative per la gara. Tuttavia, il nuovo Balance of Performance ha assegnato 25 kg di peso aggiuntivo a entrambe le Huracán GT3 EVO2, oltre a una notevole riduzione della potenza. Dopo aver lavorato a lungo sull’ottimizzazione del set-up, l’equipaggio della numero 85 ha mancato d’un soffio l’accesso alla Hyperpole con Gatting, mentre la numero 60 ha centrato il quarto miglior tempo in qualifica con Perera e si è assicurata l’ottavo posto di categoria con Schiavoni al termine della Hyperpole.

Gara – LMGT3
Già dopo le prime due ore di gara, ad emergere ai vertici della classifica, con il momentaneo terzo posto di classe, è stata la Huracán GT3 EVO2 numero 85, guidata inizialmente da Frey e poi da Bovy e Gatting. Le ragazze di Iron Dames, tuttavia, hanno perso un minuto dopo essere state colpite e mandate in testacoda dalla Porsche Hypercar numero 4 alle curve Porsche. Dopo aver constatato di non aver riportato danni, l’equipaggio ha recupero lo svantaggio nelle fasi centrali della 24 Ore di Le Mans e, al termine della 18esima ora, sono salite al comando della categoria. L’ultima terza parte di gara e la pioggia iniziata a scendere a due ore dal termine sono state cruciali e, con una prestazione consistente e senza sbavature, Frey-Bovy-Gatting hanno regalato a Lamborghini la top-5 tra le LMGT3.

Settima dopo la prima ora con Cressoni, la numero 60 si è ben difesa successivamente con Schiavoni e Perera. Purtroppo, un incidente contro le barriere a Mulsanne, mentre Schiavoni si trovava dentro all’abitacolo, ha costretto la squadra Iron Lynx a richiamare la vettura ai box per le riparazioni. Ciò nonostante, anche la seconda Huracán GT3 EVO2 è riuscita a portare al termine la prova.

Dichiarazioni
Rouven Mohr, Lamborghini Chief Technical Officer: “Sono entusiasta del nostro debutto a Le Mans: è stata la prima volta in assoluto di Lamborghini qui alla 24 Ore ed entrambe le vetture hanno terminato la gara e, una di queste, ha addirittura raggiunto la top-10. Inoltre, in LMGT3, abbiamo ottenuto una top-5 con Iron Dames, che conferisce una visibilità maggiore al nostro brand. Congratulazioni a tutti!”

Mirko Bortolotti, Lamborghini Factory Driver: “Prima di tutto, sono estremamente orgoglioso di tutte le persone coinvolte in questo progetto: Lamborghini, Iron Lynx, Ligier, i miei compagni di squadra, tutti i meccanici e gli ingegneri. Abbiamo lavorato duro in questi ultimi mesi, siamo riusciti a concludere la gara con entrambe le auto al debutto e a conquistare una top-10. Dobbiamo essere felici di quanto abbiamo fatto, sappiamo che possiamo ancora migliorare, ma ora godiamoci questo fantastico risultato e concentriamo sui prossimi passi da fare.”

Daniil Kvyat, Lamborghini Factory Driver: “È davvero un risultato straordinario per noi, è una grande ricompensa per tutto il duro lavoro che la squadra ha svolto dall’inizio della stagione. I prossimi step che dobbiamo compiere saranno cruciali, ma se siamo riusciti a cogliere questo risultato con la vettura che abbiamo, nuova di zecca e senza aggiornamenti, dimostra quanto siamo forti e che possiamo puntare in futuro alla vittoria.”

Edoardo Mortara, Lamborghini Factory Driver: “Per noi è stato un risultato molto importante quello di oggi. Prima di tutto, finire la gara è stato un risultato speciale, soprattutto quando affrontiamo una competizione come quella del FIA WEC, ma terminare in top-10 era il nostro secondo obiettivo. È stata una lunga settimana per tutti e premiarci così è davvero motivante.”

Andrea Caldarelli, Lamborghini Factory Driver: “Penso che il nostro obiettivo di terminare la gara con entrambe le vetture sia stato raggiunto, è stato fantastico. Abbiamo fatto tutto il possibile per raggiungere il traguardo e, possiamo dirlo, tante cose sono successe durante la corsa che hanno rischiato di fermarci, ma sono felice per tutte le persone che a Sant’Agata Bolognese e in Iron Lynx perché hanno lavorato sodo per preparare le auto. È stato, comunque, un finale dolceamaro perché pensavamo di avere buone possibilità di fare dei punti visto il buon ritmo di gara, ma non dobbiamo dimenticarci che questa è stata la nostra prima 24 Ore. Sono orgoglioso del lavoro svolto.”

Matteo Cairoli, Lamborghini Factory Driver: ” È difficile esprimere a parole questo risultato, il nostro obiettivo fino dall’inizio della settimana era di arrivare al traguardo con entrambe le vetture. Abbiamo avuto un ottimo ritmo e non vedo l’ora che arrivi il prossimo anno. Il risultato è quello che è, ma vedere la bandiera a scacchi dopo 11 mesi di duro lavoro è fantastico e dobbiamo esserne orgogliosi. Ciò che abbiamo fatto oggi è stato magico.”

Romain Grosjean, Lamborghini Factory Driver: “Siamo felici di aver raggiunto il traguardo. Onestamente, guidare per Lamborghini a Le Mans è stato un sogno e non posso far altro che ringraziare tutto il team per l’opportunità che mi ha concesso, perché abbiamo dato tutto in questa gara. Sono orgoglioso dello sforzo e del risultato finale, avevamo anche noi il potenziale per cogliere la top-10, ma è stata una bellissima esperienza che ci servirà per il futuro.”

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