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Lamborghini SC63 taglia il traguardo in una complicata Lone Star Le Mans

2 Settembre 2024

Bortolotti, Kvyat e Mortara lottano per la top-10 nelle prime fasi di gara, due penalità compromettono il risultato finale.

Un weekend chiaroscuro ma costantemente in crescendo quello di Lamborghini Squadra Corse alla Lone Star Le Mans di Austin (Texas), evento valido come sesto appuntamento stagionale del FIA World Endurance Championship (WEC). La Lamborghini SC63, il prototipo ibrido di categoria Hypercar della Casa di Sant’Agata Bolognese, ha portato al termine la prova statunitense, disputata sull’affascinante quanto ostico Circuit of the Americas.

A partire dalle prime prove libere, il team Lamborghini Iron Lynx ha cercato il set-up giusto per affrontare i 5513 metri del tracciato texano. Nonostante una qualifica complicata che ha relegato la vettura in diciottesima posizione, nella corsa di domenica l’equipaggio formato da Daniil Kvyat, Mirko Bortolotti ed Edoardo Mortara ha lottato fino ai margini della top-10, complice una partenza magistrale di Edoardo Mortara che ha guadagnato otto posizioni nelle prime fasi di gara. Due penalità dagli steward nel finale hanno compromesso il risultato di una gara corsa con un ritmo costante. L’affidabilità si conferma il principale punto di forza della SC63, mai rallentata da problemi tecnici nelle sei ore di gara.

In LMGT3, ancora una volta, la Huracán GT3 EVO2 numero 85 di Iron Dames si è contesa la pole position e la leadership nelle prime ore di gara, ma uno sfortunato contatto ha tolto ogni speranza di centrare la prima vittoria di Lamborghini nel Mondiale.

Tra due settimane, il Team Lamborghini Iron Lynx sarà in Giappone per disputare la 6 Ore del Fuji, la penultima tappa del FIA WEC, in programma il 15 settembre.

Prove libere e qualifiche

Sebbene il Team Lamborghini Iron Lynx avesse già effettuato dei test al Circuit of the Americas lo scorso dicembre, nelle fasi di sviluppo della Lamborghini SC63, e più di recente nei test organizzati da Michelin, l’obiettivo principale delle prime giornate è stato quello di raccogliere ulteriori dati utili per affrontare al meglio la gara. Una parziale riasfaltatura del tracciato e le temperature ambientali elevate hanno rappresentato uno scenario del tutto diverso a quello assaggiato nelle precedenti occasioni. Al venerdì, la squadra italiana ha posto particolare attenzione sulla configurazione ideale della vettura e sullo studio della miglior strategia per la gestione degli pneumatici.

La SC63 ha beneficiato della riduzione di peso del Balance of Performance: nella prima sessione libere ha colto il 12° posto, mentre nella seconda l’11°. Dopo aver riscontrato qualche piccolo inconveniente nell’ultimo turno di prove, Daniil Kvyat ha qualificato la numero 63 in 18esima posizione, facendo registrare un tempo di 1’52”426.

Gara

Per la seconda volta in questa stagione, Mortara ha avuto il compito di prendere parte alla partenza a bordo della SC63. Lo svizzero, grazie a una serie di audaci manovre alla prima curva, è riuscito a balzare in decima posizione. Dopo un’ora trascorsa a lottare per la top-10, la prima sosta ha visto salire in abitacolo Bortolotti e, a causa di una penalità di cinque secondi per un sorpasso fuori dai limiti della pista, la numero 63 è scesa al 14° posto. Sfruttando il valzer dei pit-stop, l’italiano è riuscito a risalire fino all’ottava piazza, prima di cedere la vettura a Daniil Kvyat per il suo primo stint.

Trascorse le prime tre ore, Mortara è ritornato alla guida e, sul finire del proprio, è stato in grado di occupare anche la settima posizione, poco prima dell’ingresso della Full Course Yellow per un’auto ferma a bordo pista. Purtroppo, due drive-through assegnati dalla direzione gara – per non aver prima rispettato le procedure previste per la FCY e, successivamente, per questione di track limits – ha impedito all’equipaggio della SC63 di rimanere in lizza per un piazzamento tra i migliori dieci, concludendo comunque la prova nordamericana al 14° posto.

LMGT3

Prove libere e qualifiche

Nonostante una riduzione di 13 kg dovuto al nuovo Balance of Performance, le Lamborghini Huracán GT3 EVO2 sono rimaste le auto più pesanti della categoria LMGT3. La numero 85 di Iron Lynx, con l’equipaggio formato da Sarah Bovy, Rahel Frey e Michelle Gatting, ha faticato nella prima sessione di libere, salvo poi far segnare un tempo di 2’06”453 nella seconda e piazzarsi 11esima. Dopo essersi assicurata l’accesso alla Hyperpole, Bovy ha colto il secondo posto, anche se un problema al servosterzo le ha impedito di puntare alla pole position.

Per quanto riguarda la numero 60 di Iron Lynx, Claudio Schiavoni ha sfruttato le prove libere per conoscere a fondo il circuito di Austin. Frank Perera ha, invece, colto due quinti posti nel secondo e nel terzo turno. Infine, Schiavoni ha stabilito il tempo che gli è valso la 18esima posizione in qualifica.

Gara

Già dalle prime battute, Bovy con la numero 85 si è contesa il primato della classe riservata alle vetture GT3 e ha completato due stint consecutivi senza subire alcun intoppo, mantenendo sempre la seconda posizione. Tuttavia, un contatto della compagna di squadra Frey con la Corvette numero 81, nel tentativo di recuperare la momentanea piazza d’onore, ha causato il danneggiamento della sospensione posteriore destra e a una serie di operazioni di riparazione all’interno del box. La Huracán GT3 EVO2 è riuscita a tornare in pista, ma gli sforzi di Frey e Gatting non hanno permesso di recuperare le posizioni perse.

Il testimone è passato, di conseguenza, alla numero 60, inizialmente nelle retrovie con Schiavoni. I doppi stint di Cressoni e Perrera hanno portato il trio del team Iron Lynx fino al settimo posto dopo quattro ore e mezza di gara. Schiavoni ha avuto il compito di condurre l’auto fino alla bandiera a scacchi, terminando 12°.

Dichiarazioni

Mirko Bortolotti, Lamborghini Factory Driver: “In generale è stato un weekend complicato, ma ancora una volta siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo minimo di terminare la gara senza problemi, in condizioni estremamente impegnative. Le alte temperature hanno messo a dura prova squadra, la vettura e, ovviamente, anche noi piloti all’interno dell’abitacolo, di conseguenza sono molto contento che siamo riusciti ad avere un solido ritmo durante la gara. Siamo ancora in difficoltà sulla prestazione pura, c’è ancora del lavoro da fare per migliorare in questo aspetto.”

Daniil Kvyat, Lamborghini Factory Driver: “Tutti e tre e l’intera squadra abbiamo dimostrato il nostro spirito combattivo, è stato fantastico. È stata una gara molto dura, abbiamo ancora alcune cosa da sistemare sulla vettura e stiamo lavorando per raccogliere ulteriori dati, a volte scapito dell’essere comodi all’interno dell’abitacolo. Sono stato contento del mio giro in qualifica e questo weekend siamo stati vicini ad alcuni piloti Porsche, ma questo è il nostro livello al momento e siamo un po’ fuori ritmo. Ci sono alcuni momenti durante la gara in cui siamo competitivi quanto gli altri e a volte siamo anche in vantaggio, ma non è abbastanza costante. Sappiamo che, se apportiamo degli aggiornamenti nelle aree in cui dobbiamo migliorare, possiamo fare un enorme passo in avanti.”

Edoardo Mortara, Lamborghini Factory Driver: “Non è proprio il risultato che desideravamo ottenere, ci aspettavamo inizialmente di essere più competitivi, ma ci sono stati alcuni aspetti positivi nel corso della gara. Abbiamo eseguito un’ottima partenza, sorpassando molte auto partendo da dietro, e abbiamo fondamentalmente lottato per la top-10 per tutte e sei le ore, anche se sfortunatamente abbiamo commesso degli errori che ci sono costati qualche secondo. L’obiettivo sarà quello di essere più precisi e di tirare fuori il massimo potenziale dall’auto. Penso che ci sia ancora molto da fare, ovviamente è stato un weekend difficile perché volevamo terminare tra i primi dieci. Stiamo lottando e ci stiamo arrivando.”

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