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All’interno della penisola italiana c’è un piccolo Stato che ha contribuito, in diversi modi, a scrivere la storia motoristica del Bel Paese. La Repubblica di San Marino è la più antica della storia ed è il quinto Paese più piccolo del mondo.
Nel corso degli anni attraverso l’interessamento di San Marino per il motorsport ha creato grandi opportunità per la Motor Valley, come l’omonimo Gran Premio di Formula 1, disputato per ventisei edizioni a Imola o la famosa tappa del motomondiale di Misano.
Una parte di San Marino non può mancare nemmeno nel Lamborghini Super Trofeo, rappresentata dai cugini Emanuele Zonzini ed Emanuel Colombini, orgogliosi di portare la bandiera della Repubblica in uno dei monomarca più competitivi del mondo.
Entrambi hanno un forte legame con Lamborghini, seppure per motivi diversi. Zonzini, ex pilota della GP3 Series, ha partecipato anche in passato al campionato della Casa di Sant’Agata Bolognese, ricoprendo anche il ruolo di collaudatore per l’azienda, impiego che svolge ancora oggi.
Colombini invece è fresco di debutto nel motorsport, avvenuto lo scorso anno nella prima tappa del Super Trofeo Europa a Imola, oltre a essere anche uno dei clienti dell’esclusiva hypercar Lamborghini Essenza SCV12, dedicata all’uso solo su pista. I loro percorsi sono diversi ma l’obiettivo finale è molto simile.
«Quest'anno è solo il secondo anno di gare per Emanuel, ma devo dire che è già molto veloce», dice Zonzini.
«Migliora gara dopo gara…lavoriamo molto insieme con la telemetria, con i video e, quando è possibile, mettiamo un sedile sul lato passeggero della vettura per far sedere Emanuel accanto a me. È un lavoratore instancabile e vuole migliorare rapidamente in pista. La cosa impressionante per me è che a Spa, durante le qualifiche, aveva prestazioni in linea con gli equipaggi di classe Pro, oltre ad essere il pilota Am più veloce».
Per Colombini, approdato da un anno e mezzo nel mondo delle competizioni automobilistiche, questo riconoscimento è il meglio che si possa ricevere. Non per il legame familiare che c’è tra i due, ma perché come coach driver e collaudatore, Zonzini conosce tutto quello che c’è da sapere sulla Huracán. Il fatto che Zonzini e Colombini lavorino così bene come compagni di squadra è probabilmente la prova delle grandi abilità naturali, da affinare, di quest’ultimo.
«Quando controlliamo la telemetria, non ci sono grandi miglioramenti in un'area in particolare», spiega Zonzini. «Emanuel migliora sempre un po’ in ogni aspetto, che sia nella frenata o nell’accelerazione. Ogni volta che sale in macchina sposta l’asticella delle sue prestazioni verso l’alto. Anche durante le gare, manche dopo manche acquisice sicurezza in se stesso. Tutto questo è positivo e fa la differenza».
A differenza del cugino, Colombini è arrivato nel Lamborghini Super Trofeo con poca o nessuna esperienza di corse. In gioventù si era cimentato in qualche rally locale, ma la sua carriera lavorativa prese il sopravvento su tutti gli altri interessi.
Colombini, che oggi è un affermato uomo d'affari, ha deciso di lanciarsi nelle corse al fianco di Zonzini all'inizio della stagione 2022, facendo squadra con VS Racing su una delle piste di casa, all’«Enzo e Dino Ferrari» di Imola.
La prima stagione è stata un successo, con quattro podi nella classe Pro-Am, tra cui una vittoria, e il sesto posto nella classifica finale. Ora, con un campionato di esperienza alle spalle, Colombini e Zonzini sono passati ad Iron Lynx.
«Sono sempre stato attratto dalle corse», racconta Colombini. «Quando ero più giovane ho fatto un po' di motocross e qualche rally nella mia zona. Dopo ho smesso per circa vent’anni, tempo durante il quale mi sono dedicato alla mia attività, un'azienda di arredamento e design di interni di cui sono fondatore e proprietario. Ma la passione per le auto è rimasta», dice Colombini. «Sono diventato un collezionista di Lamborghini e ho potuto provare una Super Trofeo prima di decidere di correre nel 2022. La mia prima gara è stata a Imola e per me è stato bellissimo correre lì. Non sapevo nulla di come si affrontassero le gare insieme ad una squadra di professionisti. Ho dovuto imparare tutto sulla telemetria, su come lavorare con gli ingegneri e su tutte le procedure e le regole del campionato. Non so come, ma all’esordio abbiamo vinto in Pro-Am, arrivando terzi in classifica generale. Mi sembrò tutto troppo facile!».
Anche se tecnicamente è un hobby, le corse comportano lo stesso tipo di preparazione, stress e concentrazione del lavoro quotidiano a cui Colombini è abituato. Oltre alle gare, c’è un altro modo di vivere Lamborghini che gli permette di lasciarsi andare completamente.
Colombini è uno dei soli 40 proprietari dell'hypercar Essenza SCV12 di Squadra Corse.
«Ho collezionato Lamborghini per diversi anni, nello stesso periodo che partì il programma Essenza SCV12», descrive Colombini. «Per me è un'auto incredibile, totalmente diversa dal tipo di auto di oggi. Ha un motore V12 ad aspirazione naturale e ha molto carico aerodinamico; è una vettura molto sviluppata, come una vera e propria auto da corsa. Ho guidato l'Essenza due o tre volte in diversi tipi di tracciato,» spiega Colombini, «e grazie a questo programma sono riuscito a iniziare la mia carriera di pilota. Con l’aiuto di Emanuele e di suo padre Giovanni, il mio sogno è diventato realtà».
Il legame con Lamborghini è, evidentemente, anche un affare di famiglia. Da quando ha lasciato le formule minori nel 2015, il lavoro quotidiano di Zonzini gli ha permesso di scoprire un mondo completamente differente.
«Sono un collaudatore di Automobili Lamborghini, il che significa che porto le auto stradali in montagna, sulle strade di campagna, in autostrada ed eseguo un controllo completo della vettura prima che venga venduta ai clienti. Il mio collaudo è a 360 gradi, ma in particolare mi soffermo sull’infotainment e sull’elettronica. Poi stilo un dettagliato report con cui trasmetto il mio feedback ai colleghi».
La routine ogni giorno può essere molto simile e molto diversa allo stesso tempo.
«Ogni mese andiamo al Nardò Technical Center in provincia di Lecce per effettuare test su ogni tipo di aspetto: la frenata, la guidabilità, tutto».
Il legame di Colombini e Zonzini con Lamborghini è forte, ma com’è avere il proprio cugino come compagno di squadra?
«Devo dire che andiamo molto d'accordo», dice Zonzini. «Ci conosciamo da quando eravamo entrambi molto più giovani e siamo prima di tutto buoni amici e poi compagni di squadra. Cerco di aiutarlo il più possibile e non litighiamo mai, aspetto sempre positivo quando si corre insieme».
«Siamo cugini di secondo grado e c'è un po' di differenza d'età tra noi. Anche se viviamo nella stessa zona e ci conosciamo da molto tempo, non abbiamo mai avuto un legame continuativo al di fuori dell’ambito familiare», dice Colombini.
«Ci siamo scoperti più nel profondo attraverso il motorsport, sviluppando un buon legame come amici e compagni di squadra».
I risultati in pista ottenuti durante questa stagione parlano da soli. Nonostante la categoria Pro-Am del campionato 2023 sia probabilmente la più combattuta della storia del Lamborghini Super Trofeo Europa, le prestazioni della coppia di cugini stanno attirando l’attenzione di tutto il paddock, grazie ad un terzo, un quarto e un quinto posto ottenuti nelle prime quattro gare. La stagione deve ancora entrare nel vivo e i cugini sammarinesi sono pronti a regalare spettacolo.