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Aventador S: quattro cose che devi sapere

18 Aprile 2018

Se da un lato la Aventador è la vettura che meglio rappresenta i valori del marchio Lamborghini, dall’altro la Aventador S è la massima espressione del modello di punta di Lamborghini grazie alla sua perfetta sinergia tra design e ingegneria in puro stile Lamborghini.

La “S” esiste da 50 anni

Il primo modello S di Lamborghini fu presentato 50 anni fa e da allora questa lettera identifica l’evoluzione di modelli già divenuti icone. La versione rivista della Miura, che ha reso questo modello ancora più incredibile, risale al 1968 e fu seguita da quella della Islero, della Countach e della Urraco. È stato quando la Aventador ha raccolto questa eredità e ha deciso di superare se stessa che è nata la Aventador S.

Il design si ispira ai predatori e all’aeronautica

Il design della Aventador S rappresenta l’evoluzione perfezionata di un design già di per sé iconico, rimanendo fedele al vero DNA Lamborghini e valorizzando la combinazione di dinamismo, ricercatezza e aggressività. Le linee nette e le superfici frontali richiamano i movimenti sinuosi del cobra e la pinna di uno squalo, trasmettendo la stessa forza ed eleganza di questo animale nel dominare la strada. Allo stesso tempo, il nuovo design dello scarico richiama l’impennaggio di un caccia e il terminale di scarico di un razzo.
Tuttavia, il design di una Lamborghini non è mai fine a se stesso: mentre la parte frontale affronta la strada come uno squalo in cerca della sua preda e quella posteriore appare potente come il motore di un razzo spaziale, ogni superficie è stata studiata senza tralasciare prestazioni e aerodinamica. Gli elementi del design contribuiscono, infatti, a ridurre la deportanza anteriore del 130%, oltre che il coefficiente di resistenza aerodinamica: nel modello S, le forme scolpite della Aventador ottimizzano le caratteristiche aerodinamiche.

Il motore V12 in posizione centrale posteriore non teme rivali

La Aventador S porta avanti la tradizione Lamborghini dell’esclusivo motore centrale V12 ad aspirazione naturale, che rappresenta un marchio di fabbrica Lamborghini. I maggiori capolavori Lamborghini vantano, infatti, un motore posteriore V12 collocato dietro al pilota, proprio come nelle auto da corsa, garantendo così una migliore distribuzione del peso, un baricentro ribassato e un’aerodinamica migliore. Sin dall’introduzione della Miura nel 1963, la prima vettura con motore centrale posteriore, la concezione complessiva del motore e il V12 stesso si sono evoluti nel corso degli anni. 
La Aventador è il più recente modello V12 e la sua versione S viene proposta con un motore migliorato in grado di offrire uno spunto eccezionale a regimi elevati, una reattività incredibilmente veloce e un sound inconfondibile. La potenza massima è stata aumentata da 700 a 740 CV e la straordinaria accelerazione consente di raggiungere i 100 km/h in soli 2,9 secondi, rendendola un vero punto di riferimento per il settore delle supersportive e l’unica V12 con motore centrale posteriore a fare parte del segmento delle supersportive esclusive (ESS).

Le prese d’aria laterali rendono omaggio alla Countach

Le fiancate della Aventador S condividono con il paraurti anteriore le stesse linee nette, così come avveniva nella classica Countach, e le prese d’aria laterali a geometria variabile sono state sostituite da prese d’aria rettangolari dello stesso colore della carrozzeria che rievocano il design del capolavoro degli anni 70. Le prese d’aria non riducono solamente le turbolenze, ma migliorano anche il raffreddamento del motore potenziato e aumentano l’efficienza aereodinamica, fondamentale per un’esperienza di guida ancora più emozionante.

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