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La Aventador è la summa della costante spinta verso il futuro da parte di Lamborghini, non solo per la potenza del suo motore V12 naturalmente aspirato o per le sue prestazioni, ma anche per le innovazioni tecniche e tecnologiche presentate nel corso degli anni attraverso le quattro versioni della vettura: LP 700-4, Superveloce, S e SVJ.
Oggi vi raccontiamo le 10 innovazioni che in 10 anni hanno permesso a Lamborghini Aventador di entrare nell’Olimpo delle Supercar:
Lamborghini è da sempre leader nella produzione e nello sviluppo di materiali compositi, e la prima azienda ad aver prodotto in numero elevato elementi importanti in carbonio. Nella Aventador, l’utilizzo del monoscocca in carbonio assicura la massima resa estetica e di rigidezza mantenendo al contempo un’estrema leggerezza, per un equilibrio perfetto tra le parti.
L’estrema potenza delle Lamborghini ha necessitato, sin dalla sua prima versione, di sistemi di trasmissione affidabile. Quello della Aventador è capace di adeguare la ripartizione della coppia alle condizioni dinamiche della vettura sino a dare, nei casi più critici, il 60% della coppia all’asse anteriore seguendo la modalità di guida selezionata dal pilota.
L’innovativo sistema di sospensioni Push Rod, più avanti incorporato con ammortizzatori Magneto-Reologici (MRS) sulla Aventador Superveloce, permette alla vettura di rispondere in modo immediato alle condizioni dell’asfalto e allo stile di guida. Lo smorzamento è regolato individualmente ad ogni curva, riducendo fortemente il rollio e rendendo lo sterzo e il comportamento della vettura decisamente più reattivi, anche in frenata.
La Aventador monta un cambio robotizzato a sette marce ISR, che prevede due aste di spostamento simultaneo dei sincronizzatori in carbonio per diminuirne il peso: una per l’innesto della marcia ed una per il disinnesto. Tale sistema ha permesso a Lamborghini di raggiungere un tempo di cambiata di appena 50 millisecondi, la velocità con cui si muove l’occhio umano.
Anche la personalizzazione dello stile di guida si è evoluta assieme all’Aventador, passando dai cinque stili di cambio dell’LP 700-4 alle tre modalità del sistema Drive Select – STRADA, SPORT e CORSA – della Superveloce, fino ad arrivare all’aggiunta della modalità EGO sul modello S, che consente ulteriori profili di configurazione personalizzabili.
Nella Aventador il controllo longitudinale è dato dall’unità di controllo LDVA, una sorta di cervello elettronico che riceve in tempo reale informazioni precise sulla mobilità del veicolo attraverso input trasmessi da tutti i sensori presenti sull’auto. Ha quindi la funzione di definire in modo istantaneo il miglior set up per tutti i sistemi attivi e di garantire così il miglior comportamento dinamico per ogni condizione di guida.
Nella versione SVJ è stata introdotta la Aerodinamica Lamborghini Attiva 2.0 e una migliorata LDVA di seconda generazione, che gestisce in tempo reale tutti i sistemi elettronici della vettura e fa sì che i flap del sistema ALA vengano attivati in meno di 500 millisecondi per garantire la migliore configurazione aerodinamica della vettura in ogni condizione di guida.
Con l’introduzione dell’Aventador S, il controllo laterale beneficia del sistema a quattro ruote sterzanti – Lamborghini Dynamic Steering (LDS) sull’asse anteriore e il Lamborghini Rear-wheel Steering (LRS) sull’asse posteriore – adottato per la prima volta su una Lamborghini di serie. Questo sistema garantisce una maggiore agilità alle basse e medie velocità e più stabilità alle alte velocità.
In linea con la visione ecosostenibile del brand, la Aventador ha adottato un innovativo e velocissimo sistema stop start dotato di supercap per l'accumulo di energia elettrica che consente una significativa riduzione di consumi di carburante e una riduzione di peso pari a 3 chilogrammi.
La seconda tecnologia per aumentare l’efficienza è costituita dal sistema di disattivazione cilindri (Cylinder Deactivation System, CDS), che riduce del 7 % il consumo combinato dell’Aventador grazie alla disattivazione di una delle due bancate di cilindri sotto i 135 km/h, senza penalizzare minimamente l’affascinante emozione di guida.
Il toro Aventador, durante la corrida del 1993 a Saragozza si dimostrò il più valoroso. Lamborghini non poteva scegliere nome migliore per il suo iconico bolide, che in 10 anni di innovazioni ha dimostrato la stessa ruggente determinazione in campo automobilistico.