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Lamborghini Miura: la storia della prima supercar di serie

1 Giugno 2022
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Il 1966 è un anno cruciale per Lamborghini, che monta il motore V12 sulla P400 Miura, rendendola la vettura di serie più veloce del mondo. Nel 2022, quasi sessant’anni dopo, l’ultimo V12 termico puro montato sull’Aventador Ultimae chiude un’epoca leggendaria, prima di entrare nella fase di ibridizzazione con l’avvento del primo modello ibrido di serie.

L’intento di Ferruccio Lamborghini era infatti quello di creare un’auto ancora più sconvolgente del modello 350 GT, e con l’inconfondibile carrozzeria realizzata da Carrozzeria Bertone, e grazie alle abilità dei giovanissimi ingegneri Giampaolo Dallara e Paolo Stanzani, prese vita la mitica Miura, resa celebre proprio dal motore V12 da 4 litri, capace di una potenza massima tra le varie versioni “P400 - P400S - P400SV”, rispettivamente di 350, 370 e 385 Cv.

La Miura, fin dal momento della sua presentazione, è diventata l’auto più desiderata dai registi. Risultano agli archivi ben 43 film che la vedono attrice e spesso protagonista, tra cui il celebre “The Italian Job” del 1969, dove la P400 Miura, guidata da Rossano Brazzi sulle note di Matt Monro “On days like these”, occupa l’intera sequenza iniziale lunga ben 3 minuti.

E sono moltissime le personalità che nella storia hanno avuto una Miura, da Little Tony a Rod Stewart – che ne hanno posseduta più di una – a Eddie Van Halen e Jay Kay dei Jamiroquai. Impossibile non menzionare inoltre l’attore Peter Sellers, la modella Twiggy, i cantanti Johnny Hallyday (che passò all’onore delle cronache per aver divelto un albero con la sua P400), Elton John, la cantante lirica Grace Bumbry, il jazzista Miles Davis, il pilota Jean-Pierre Beltoise e infine lo Shah di Persia, proprietario di varie Miura, tra cui una delle sole 4 SVJ prodotte.

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