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Il fotografo indiano Kunaal Kelkar avrebbe dovuto raggiungere l’Italia per mettersi al volante di una Lamborghini Urus, ma il 2020 ha stravolto tutti i piani. Per questo, la decisione è stata quella di fotografare un modellino in scala 1:18 da collezione. Ecco la motivazione di questa scelta e le modalità di realizzazione...
“Il mio primo incontro con Lamborghini è avvenuto grazie al modellino Matchbox di una Miura. Lo portavo con me praticamente ovunque. Con il passare degli anni, mi sono finalmente confrontato con una vera Miura e me ne sono innamorato all’istante. Da allora, sono un fan della quasi totalità dei modelli Lamborghini. Ricordo che, dopo il lancio della Aventador, non riuscivo a togliermela dalla testa e tiravo fuori l’argomento in quasi tutte le conversazioni: è stato il primo poster che ho appeso nella mia stanza al dormitorio. Tuttavia, è stato salendo su una Countach bianca e, successivamente, guidandola in Montana (USA) che sono rimasto letteralmente impressionato e ho davvero capito l’adrenalina che una Lamborghini sa regalare. Non avevo mai provato nulla di simile in tutta la mia vita.
Ancora oggi, riesco a sentire gli scoppi dello scarico e i giri del motore che si susseguivano dietro di me mentre ero a bordo. Se devo scegliere, la mia preferita tra le classiche Lamborghini rimane la Miura P400SV, mentre al primo posto delle auto attualmente in commercio metto la Aventador S Roadster.”
“Lamborghini India ci ha inviato il modellino da collezione della Urus in scala 1:18 e ci ha chiesto di scatenarci. A causa del lockdown, non potevamo raggiungere l’Italia, ma volevamo comunque immortalare la Urus sulla Costiera amalfitana con la sua capacità di conquistare un paesaggio costiero scenografico e privo di strade.
Ragionando su come poter realizzare questo scenario marittimo, la mia compagna mi ha suggerito di utilizzare la piscina come specchio d’acqua e scattare le fotografie immerso nell’acqua per far apparire la Urus come se fosse nelle immediate vicinanze del mare.
Per fare sì che la foto sembrasse scattata dall’acqua, la Urus è stata ripresa dall’interno della piscina, implicando inoltre l’immersione della macchina fotografica per aggiungere profondità all’immagine. Per immergere la macchina fotografica evitando che si bagnasse e garantire allo stesso tempo la giusta distanza tra l’acqua e l’obiettivo in modo da catturare la formazione delle onde e la scena sopra e sotto il livello dell’acqua, avevamo bisogno di un contenitore trasparente. Per garantire la parziale immersione della macchina fotografica pur mantenendola asciutta, abbiamo utilizzato la scatola del modellino della Urus, che si è rivelata la soluzione perfetta. La Fujifilm X-T3 si combinava alla perfezione con la custodia in acrilico invertito: in questo modo, siamo stati in grado di ottenere fantastiche immagini su più livelli dell’acqua, della Urus sopra di essa e delle sfumature sotto la superficie dell’acqua. Al fine di rappresentare la Urus su una scogliera, abbiamo immerso una pietra di medie dimensioni sui gradini della piscina, per poi posarvi sopra il modellino della Urus. In questo modo, la Urus sembrava ferma su una falesia a picco sul mare. Sono stati necessari molteplici scatti per mettere a fuoco la Urus e ottenere una buona prospettiva. Abbiamo poi ritoccato la foto aggiungendo lo sfondo al fine di perfezionare l’atmosfera.
Per rendere l’idea di una spiaggia sabbiosa, abbiamo cosparso una roccia piatta di sabbia di cava. L’impiego di pietre più piccole ha inoltre consentito di realizzare una spiaggia sassosa: la scena è stata collocata a bordo piscina per trasmettere un’atmosfera marinara. La macchina fotografica è stata posizionata in modo da far assumere al modellino della Urus dimensioni reali, come se fosse parcheggiata sulla spiaggia vicino all’acqua.
L’approccio principale consisteva nell’immortalare immagini su più livelli sopra l’acqua per mostrare la solidità della Urus e rappresentarla come se fosse catturata dal mare.”
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