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L’ultimo arrivo tra i Factory Driver Lamborghini è forse il pilota più particolare di tutti. Dei sei che hanno avuto il compito di sviluppare e far esordire il progetto Lamborghini SC63, Edoardo Mortara è infatti l'unico che sta portando avanti contemporaneamente due campionati mondiali FIA.
Edoardo, "Edo", Mortara è un nome familiare a gran parte del mondo del motorsport. Lo svizzero vanta esperienze molto diverse tra loro, fatte nel corso della sua carriera fino ad oggi. Questo lo rende il perfetto anello di congiunzione tra i suoi due compagni di squadra nel World Endurance Championship, Mirko Bortolotti e Daniil Kvyat.
Il percorso di Mortara non è dissimile da quello intrapreso da altri protagonisti dei campionati endurance. Lo svizzero ha fatto la gavetta con le monoposto, vincendo il campionato europeo di Formula 3 nel 2010, prima di passare alle auto da turismo nel DTM.
Nel 2016 è arrivato secondo nella classifica del DTM, ma è nelle gare GT che Mortara si è fatto notare di più e, in particolare, su un circuito specifico, uno dei più temibili al mondo. Con sei vittorie complessive – contando anche le gare di qualifica - sull'iconico Guia Circuit di Macao, Mortara è ufficiosamente conosciuto come "Mr. Macau". Ad arricchire il suo palmarès, dando ancora più credito a questo “titolo” ci sono le quattro vittorie su questo circuito con monoposto di Formula 3.
Purtroppo Macao non fa parte del calendario del FIA WEC, ma l'esperienza delle corse su strada ha sicuramente giovato alle imprese di Mortara in Formula E, che disputa parallelamente alle sue attività con Lamborghini.
Mortara è sicuramente versatile, ma è giunto il momento di parlare con lui. Che ne dite?
Insieme a Matteo Cairoli, sei uno degli ultimi arrivati nel programma Lamborghini Factory Driver. Come è nato questo rapporto e come ti senti a far parte della famiglia Lamborghini?
«È successo tutto molto rapidamente. Abbiamo iniziato a parlare della possibilità di correre insieme alla fine dell'estate dello scorso anno, perché a quel punto avevo terminato la mia stagione in Formula E. E poi è arrivata l'opportunità: Lamborghini. È un marchio molto importante nel motorsport, e sono stato onorato e felice che mi abbiano voluto nel loro progetto LMDh. Abbiamo fatto dei test, abbiamo parlato ancora un po' e alla fine del 2023 abbiamo trovato un accordo».
Com'è stato il primo test della SC63?
«Ad Almería, purtroppo, non ho potuto fare molti giri a causa di un piccolo problema tecnico, mentre a Jerez ho girato un po' di più. Ho provato praticamente solo sul bagnato, il che è stato interessante, quindi l'unico giorno di test sull'asciutto l'ho fatto a Barcellona poco prima dell'inizio della stagione».
Come avete sviluppato la SC63 dopo la fase di test?
«Queste vetture sono estremamente complesse per via del regolamento tecnico, soprattutto per l’area che riguarda il gruppo propulsore, termico ed elettrico. Come potete immaginare, all'inizio di un percorso di questo tipo si possono incontrare svariati problemi, ma è normale un’auto nuova. Passo dopo passo abbiamo risolto tutto. Ora abbiamo una vettura affidabile e dall'inizio della stagione abbiamo ottenuto maggiori prestazioni dalla macchina. All'inizio ci siamo concentrati soprattutto sui giri e poi, una volta riusciti nell'intento, ci siamo concentrati sulle prestazioni della vettura e credo che finora i progressi siano stati davvero buoni».
Al di fuori della pista, hai altri hobby o interessi oltre al motorsport?
«Beh, con gli impegni che ho, è piuttosto difficile avere tanto tempo libero lontano dalla pista. Ci sono molti viaggi e tanto lavoro al simulatore, soprattutto in Formula E. Quando sono solo cerco di stare con la mia famiglia il più possibile. Trascorro il tempo con mia moglie e mia figlia e, quando posso, mi piace uscire con gli amici e fare sport vicino a casa, a Ginevra».
Qual è stata la peggiore auto a noleggio che hai guidato?
«La peggiore l’ho guidata quando andai in Malesia un paio di anni fa. Ricordo ancora quell'auto: l'aderenza era assolutamente pessima, soprattutto sulla strada bagnata. L'auto aveva le gomme calde, anzi, erano quasi delle slick! Non aveva potenza, ma sono riuscito comunque a guidarla abbastanza bene, ma l'auto derapava così tanto che ho passato tutto il tempo a cercare di non schiantarmi!»
Puoi scegliere tre canzoni: una che conosci a memoria, una che usi per motivarti e un tuo ‘guilty pleasure’. Quali canzoni scegli?
«Quella che so a memoria è “All I want for Christmas is you” di Mariah Carey. È più facile quando si ha una figlia piccola, perché anche lei la canta spesso. La ascoltiamo sempre sotto Natale!
Non sono molto appassionato di musica, ma per motivarmi, la canzone che preferisco è probabilmente “Eye of the Tiger” dei film di Rocky.
E poi il ‘guilty pleasure’. Non credo di averne uno, ma nel weekend di Formula E a Misano c'era un meccanico che ascoltava spesso una canzone di Justin Bieber ed era completamente solo. La cantava a squarciagola ed era molto divertente!»